How To Get Away With Murder – 1×10 Hello Raskolnikov – by S.

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La Shonda night è tornata più in forma che mai: questo episodio di Murder è stato proprio quello che ci voleva, con una bella dose di adrenalina dopo l’astinenza forzata degli ultimi mesi.

Grazie alla lunga pausa, anche a distanza di settimane era ancora viva la suspense per le rivelazioni del winter finale; eravamo logorati dalla curiosità di sapere quanto e come Annalise fosse coinvolta nell’omicidio del marito e in che modo se la sarebbe cavata. Ovviamente, ne viene fuori con la sua solita nonchalance, recitando alla perfezione la parte della moglie abbandonata e preoccupata; non che sia del tutto insensibile, del resto quando ha visto il corpo di Sam persino lei ha perso la calma per un momento. Ma solo per un momento: infatti, come sempre Annalise pensa in grande e sa esattamente tutto quello che deve fare per occuparsi della situazione. Non metto in dubbio che sia un tantino provata dall’aver accusato suo marito di omicidio, ma con quell’arringa non stava solo difendendo la sua cliente, si stava anche prendendo la sua vendetta personale su un marito fedifrago e bugiardo. Quindi sì, superata la tristezza iniziale, credo che in fondo le sia anche piaciuto dichiarare al mondo che fosse un assassino (scusate, come darle torto?).

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Contrapposte al sangue freddo di Annalise sono le crisi isteriche dei Keating Five: come prevedibile, soprattutto dato che non si sopportavano a vicenda già prima della morte di Sam, chi può cerca di salvarsi la pelle a costo di quella degli altri, per fortuna con poco successo. Assolutamente ridicola è, invece, la reazione di sdegno di Frank nei confronti di Laurel: supponendo che Annalise gli abbia raccontato tutto, cosa si aspettava? Che Laurel andasse a chiedergli “cosa fai stasera? mi dai una mano con un cadavere?”? È ovvio che lei mantenesse la versione dei fatti di facciata, soprattutto con lui, non è mica suo padre o il suo più caro amico di infanzia! Avrebbe dovuto capirla ma così non è stato, e lei infatti è tornata dritta dritta tra le braccia del Tizio Di Cui Non È Necessario Ricordarsi Il Nome. Tra l’altro, cara Laurel, in questa situazione di instabilità mentale ti sembra proprio il caso di ricominciare a frequentare qualcuno? Non sarebbe meglio aspettare tempi più tranquilli?

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Anche se il tempestivo intervento di Annalise ha scongiurato il peggio, ossia la confessione di Connor e Michaela, i postumi dell’evento sono appena iniziati: questo è stato un episodio frenetico, adrenalinico, ricco di quell’ansia tipica dei momenti di panico che si vivono subito dopo un trauma. La parte interessante, però, è quella che viene dopo: a mente lucida, bisognerà gestire tutte le pedine, in un gioco d’astuzia tendenzialmente infinito. A scombussolare le cose contribuirà sicuramente la sorella di Sam, il cui arrivo non promette nulla di buono: meglio così, perchè la formula perfetta di Murder è quella di non annoiarsi mai, con un colpo di scena dietro l’altro. E non vediamo l’ora di conoscere il prossimo.

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